Il territorio ha vissuto la sua maggiore espansione solo in epoca recente. Dall’era quaternaria in su, le condizioni sfavorevoli causate dal clima rigido e dall’assenza di ripari avevano frenato il popolamento.
Le prime presenze si registrano sulla sponda destra dell’Arno e più tardi nella nella zona pedecollinare del Montalbano. È durante l’Età del Bronzo che si forma un nuovo assetto. Piccoli villaggi costituiti da poche capanne, in altura e in collina, cominciano ad essere abitati per motivi economici e difensivi.
Purtroppo non ci sono molto reperti archeologici che consentono una lettura attenta e puntuale del passato. Un’assenza, questa, che è probabilmente riconducibile alla posizione marginale del comprensorio, escluso dalle grandi direttrici che collegano i centri principali. Se le tracce etrusche scarseggiano, lo stesso non si può dire dei liguri-apuani. Si sviluppa dapprima un’economia basata su una modesta agricoltura di sussistenza integrata dallo sfruttamento delle aree boschive, poi iniziano a intensificarsi gli scambi commerciali e, di conseguenza, si sviluppano i primi piccoli centri abitati. Un’espansione che nell’area del Valdarno si compie soprattutto tra il IV e II secolo a.C., ben prima dell’arrivo dei Romani in Valdinievole. Sono loro ad avviare le prime opera di bonifica delle pianure e a sviluppare le vie di comunicazione, a cominciare dal prolungamento della Cassia.
La viabilità appenninica consentirà poi di collegare la Val di Lima e la Valle del Serchio, da una parte, e il comprensorio Pistoiese, dall’altra. Ed è proprio grazie a queste nuove infrastrutture che si svilupperanno attività commerciali e nuovi centri agricoli.
Anche nel periodo Medioevale l’Arno e la viabilità continueranno ad assumere un ruolo centrale per il Valdarno e la Valdinievole, che dopo le invasione bizantina diventerà terreno di conquista per le mire espansionistiche di Lucca (prima) ed entrerà a far parte dello Stato di Firenze (poi).
Con l’accorpamento di Pistoia a Firenze (1851), la Valdinievole passò al nuovo compartimento lucchese. L’assetto fu mantenuto fino alla costituzione della Provincia di Pistoia (1927). I comuni di San Miniato, Santa Croce, Castelfranco, Santa Maria a Monte e Montopoli furono annessi alla Provincia di Pisa.