Le prime tracce di vita umana risalgono al Paleolitico Inferiore. In collina abitavano soprattutto cacciatori, che hanno lasciato testimonianza di sé soprattutto nel territorio pistoiese, sugli appennini. I segni del loro passaggio sono evidenti.
Per individuare nel tempo il primo insediamento stabile, occorre però attendere il Neolitico. La presenza dell’Arno, durante l’Età del Ferro, ha invece favorito lo sviluppo di popolazioni raccolte in piccoli nucli, legati per lo più da una relazione familiare.
Le prime città risalgono invece al periodo etrusco (Fiesole, Artimino, Gonfienti). Ed è proprio attorno ai poli urbani che si sviluppa la piana fiorentina. Questo accade mentre sui rilievi proseguono e si espandono le attività agricole. Le caratteristiche del territorio e la collocazione geografica permettono lo sviluppo di attività commerciale, a conseguenza delle quali si rendono necessarie opere di fortificazione che di fatto danno il via a un lungo periodo di militarizzazione del territorio (soprattutto in epoca ellenistica).
Solo più tardi venne fondata la colonia fiorentina, dalla quale nacque Florentia. Divenne ben presto un punto d’incontro e lo snodo delle principali direttrici di epoca romana. Non solo la Cassia, quindi, ma anche le vie Faentina, Pisana, Volterrana e Senese.
Il trascorrere del tempo non cambia il destino di queste terre, troppo spesso oggetto d’invasioni e dominazioni che si accavallano creando dolorose ferite. Si susseguirono il conflitto fra Goti e Bizantini, l’occupazione longobarda, la discesa di Carlo Magno e la dominazione carolingia. Si prosegue così, da un conflitto all’altro. E dopo che la contessa Matilde di Canossa fece edificare la quarta cinta medievale, tra assedi e lotte, arrivò infine anche la presa di potere da parte dei Medici.
Se la vita di Firenze è stata tumultuosa, altrettanto non si può dire per le città di Pistoia e Prato, che complessivamente hanno subito meno trasformazioni. Cambiamenti cui invece è sottoposta Firenze, capitale granducale. Un’espansione che toccò il suo apice tra il 1865 e il 1870. Anni nei quali la città assunse anche il ruolo di capitale del Regno d’Italia.