Il paesaggio rurale al centro del programma FAI per le scuole
Dopo aver approfondito nel 2021 il concetto di Ambiente come «tutto ciò che ci circonda» – intreccio indissolubile di natura e di storia di cui siamo protagonisti e responsabili – e riflettuto, durante lo scorso anno scolastico, sul futuro del Paesaggio, opera collettiva delle generazioni passate e presenti che in esso hanno definito il loro rapporto con la natura e che oggi è investito dalla minaccia della crisi ambientale e dalla scommessa della transizione ecologica, il FAI, a chiusura di una trilogia ideale, dedica il programma educativo 2023/24 per le scuole all’attività che più ha inciso sulla forma del paesaggio italiano, ancora sostanzialmente rurale: l’Agricoltura.
Un paesaggio coltivato è un paesaggio presidiato, tutelato e manutenuto, che conserva identità e vitalità, e che oggi può offrire straordinari benefici alla nostra salute e a quella dell’ambiente. Il percorso proposto dal FAI è articolato e mira a restituire all’agricoltura piena dignità di cultura, come per storia e tradizione ha avuto. Al tempo stesso, la versatilità della tematica e la possibilità di usufruire di strumenti didattici eterogenei tramite cui approfondire le sue varie declinazioni consentono di proporre agli studenti percorsi calibrati sulle loro specifiche età, secondo un approccio interdisciplinare e adeguato al loro iter di studi.
I percorsi per i diversi ordini scolastici
Nella scuola dell’infanzia l’osservazione diretta del paesaggio (che in Italia, come già anticipato, è principalmente paesaggio rurale) e la scoperta dell’ambiente attraverso i sensi sono esperienze fondamentali per costruire le prime conoscenze sul mondo.
Gli studenti della scuola primaria, mediante lo studio delle discipline antropologiche, prendono consapevolezza di come l’evoluzione della specie umana sia strettamente connessa alle innovazioni e alle scoperte legate all’approvvigionamento del cibo: proprio il passaggio da un sistema di “caccia e raccolta” a uno di “allevamento e agricoltura”, con la conseguente sedentarizzazione delle popolazioni e l’invenzione della scrittura, chiude il periodo preistorico e dà inizio alle civiltà della Storia.
Nelle classi della scuola secondaria i docenti, parlando ai loro studenti di agricoltura, possono adottare un metodo organico e multilaterale, ponendo in dialogo fra loro i vari contesti economici, sociali, ambientali in cui il discorso agricolo si sviluppa e trattando argomenti specifici afferenti alle diverse discipline: le scienze (dalla geografia, alla biologia, all’educazione alimentare), l’economia, la storia, la letteratura, l’arte, l’informatica fino all’educazione civica e ambientale. L’agricoltura tocca nel vivo i temi di attualità legati alla sostenibilità del nostro sviluppo e agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come ad esempio l’accesso al cibo, il rispetto delle colture tradizionali nel mondo, la tutela delle comunità rurali e il recupero dell’agrobiodiversità, la transizione ecologica e l’agroecologia, la tutela del paesaggio rurale come patrimonio culturale materiale e immateriale, il miglioramento dell’impatto ambientale delle attività agricole per ridurre l’impronta di carbonio e l’impronta idrica, il favorire la biodiversità e le potenzialità della digitalizzazione.
Una settimana di iniziative per le Giornate FAI per le scuole
Da lunedì 20 novembre a sabato 25 novembre 2023 torna la XII edizione delle Giornate FAI per le Scuole, manifestazione tutta dedicata alle scuole che da dodici anni il FAI organizza, su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno. Protagonisti dell’evento saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del FAI in collaborazione con i loro docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al FAI, sentendosi direttamente coinvolti nella valorizzazione del loro territorio, parte attiva della loro comunità e diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.
Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la loro classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi che le condurranno alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, raccontandone la storia, mostrandone i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza che non dimenticheranno, che li renderà cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Illustrazione nell’immagine di copertina di Andrea de Santis per il FAI